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Che la profezia non si ripeta, non è necessario!
Lo vedi il ventitrè volante, quell'aereo d'oro lassù,
rivestito in materiale anti nucleare, dove si tiene
la festa di fine anno di tutti i ricconi del mondo?
E di tutti i politici, capi religiosi, massoni delle liste
1, 2, 3 alla ventiquattresima? Che da un mese se ne
fregano oramai platealmente di come siamo ridotti
noi, il 78% dell'umanità in guerra, alla fame, senza
amore, solo rabbia e bile che ci esce dalle pupille?
Disse Paolo al Figlio Pino.
Si Papà. Bene vai a prendere il bazooka rudimentale
che abbiamo in cantina, quello che discende dalla nostra
prima generazione vissuta milioni di anni fa.
Si papà, è già in volo, lo vedi? Paolo sorrise a Pino,
un bambino di carnagione scura, intelligentissimo,
aveva rimesso in uso un mostro volante rudimentale
dotato di reattori assolutamente ecologici
che con la forza della fantasia potevano eliminare
qualsiasi obbiettivo.
Dovete sapere che tutti i resti e le interpretazioni sui Maia,
in realtà erano state fraintese. I vari frammenti trovati per il mondo
che dovevano tradursi in una profezia apocalittica,
non erano che piccoli pezzi di un grande mosaico: la costruzione
inventata dal vecchio nonno Maia, alla vista della prima donna aliena
cattiva, sulla terra, che cominciò a riprodursi, e per fortuna
non distrusse tutta la sua stirpe. Insomma Peppino Maya,
di origne napoletane, 20. 000 anni fa riuscì a progettare
un enorme bazooka naturale in faggio riciclato,
capace come detto di distruggere, nel caso i poveri terrestri
e umani malridotti, fossero stati sfruttati ultramisura
dagli alieni e i collusi umani conniventi, qualsiasi cosa.
Allora Paolo e Pino Maia videro la perfezione del colpo
del bazooka che compiuta la missione finì in mare.
Un'apparente nuvoletta proiettile si mangiò tutto il ventitrè volante,
facendo scappare per ogni dove le entità malevole,
e lasciando in mutande, a un altezza di 5000 piedi dal mare
tutti gli umani potenti bastardi, che insieme, ubriachi
credendo fosse un gioco della festa cui stavano partecipando
dal 20, che oggi era il 23 dicembre duemiladodici e ridevano, mentre cadevano
in preda a droghe, togliendosi pure mutande e reggiseni
uno spettacolo irrappresentabile: fecero un gridolino:
UUUUHHHHH e poi, Mha' AHHHH.. e all'impatto con il mare: splat, splat, splat.
Dal Papotto, al super Buddone al Super Magnone Maomettone,
al super Magnottone e tutte le mignottone e ministri e capi di
governo ecc. ecc. Tutti spiaccicati e smembrati in mare.
EVVIVA! Gridò Pino. Paolo fece un amaro sorriso, in tutti questi
anni, meno male, la nostra era una previsione a-politica non
a-pocalittica, meno male hanno letto male, altrimenti...
Certo ora, c'e' da ricominciare disse Paolo al figlio. Si mise una foglia di fico
e disse: ma guarda che bella figliola che c'e' là... mmm---Pino aspettami
E fu così che Paolo fu chiamato Adamo e con Eva ci ricascarono.
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- sempre molto originale, io nn credo a questa profezia
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