Sussulti.
Le membra tremanti
Odono l'eco di antichi richiami
Amami terra!
coinvolgimi!
ammantami!
vestimi dei colori tuoi
con delicati tocchi
spogliami, scrutami
nel mio IO affacciati,
ricordami del primo vagito
quando vidi con vergini occhi
fiori sui colli,
miele colare dal ventre terreno.
concediti ai sensi.
Penetra i polmoni
fragranza di zagara e ciclamino.
Estesi campi di fichi d'india presenziano in fila indiana,
Ed è estasi, sotto l'arsura d'un cielo aranciato
s'impone la sera, vivace femmina poco truccata
dai ricci ribelli nero corvino
le labbra carnose d'un rosso rubino
sguardo profondo
poco loquace
se al cuore s'attacca non da pace
ti stringe negli anni
ti culla il pensiero
s'incazza col boato
quando il passo non è fiero
non dimentica e non cancella
l'imprevedibile madre romantica.