Hai lasciato partire tuo figlio
lo hai portato su lidi lontani
e ora lo senti piangere
frastornato dal tetro silenzio
della solitudine.
Il sole è già soro da un pezzo
su quel letto vuoto,
pieno solo dei tuoi stucchevoli
ricordi.
Le sirene delle auto lontane
spezzano le silenziose
catene della notte
accompagnando il lento valzer
dei sogni tuo figlio.
Perché piangi solo ora che
sulle tue polverose strade non
c'è che il vento
a smuover la nuda terra?
Ti disperi solo ora che
sei sola,
in compagnia dei soldati
disertori della guerra
a guardare i cadaveri
dei sogni spenti
che hai disseminato
lungo il tuo tetro corpo.
Hai lasciato tuo figlio
annegare fra banchi di
pescecani famelici che
lo hanno spolpato
fino all'osso
lasciando galleggiare inerme
solo il candore del suo scheletro,
e tu?
Non ti sono rimaste che
le ossa dei figli che
non hai sfamato
e i fucili dei lupi che
hai salvato.