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Il cellulare

Il tempo scorreva in compagnia
si discuteva insieme in allegria;
senza vociare, senza disturbare;
se aprivi bocca senza alzare il dito
prima che altri avessero finito
musi lunghi e disapprovazione.
Oggi è diverso, non c'è discrezione:
se il cellulare trilla dovere è replicare.
Che importa se siamo tra la gente,
alla posta, dal medico o in corsia,
si risponde, la cosa è indifferente!
È fuori luogo da noi il Della Casa
il suo ranco e la vita era invasa
da damigelle, blasoni, da patrizi,
che eccellevano spesso per i vizi.
Con i moderni non corre paragone
non serve al progresso educazione.

 

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4 recensioni:

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  • Maurizio Cortese il 07/11/2012 22:43
    Condivisa riflessione in versi, con un richiamo alla buona educazione che non guasta mai.
  • Anonimo il 19/10/2012 16:44
    Il telefonino, nella nostra epoca, sostituisce la comunicazione e il relacionarsi. Progresso significa spesso regresso... Pronto, sei connesso?
  • Anonimo il 21/09/2012 12:41
    Ottime riflessioni sull'uso del CELLULARE che ha modificato totalmente i comportamenti, le abitudini e di conseguenza l'intero relazionarsi e vivere dell'uomo, sino al punto da renderci schiavi di questo strumento telefonico. Un testo condiviso nel significativo contenuto.
  • Rocco Michele LETTINI il 09/09/2012 20:17
    COL TEMPO MI È UN ROMPI-ROMPI... A TTUTTE LE ORE...
    APPREZZATO E VERITIERO IL TUO DISTICO DI CHIUSO...
    IL MIO PLAUSO... BUONA SERATA

11 commenti:

  • Anonimo il 03/06/2013 09:48
    Il peggior uso del cellulare? Stare all'ultima fila di un corteo funebre e commentare, ridacchiare, fare moine... Ho già notato nel mio paese questo atroce "avanspettacolo".
  • mauri huis il 25/09/2012 07:07
    Vero, verissimo. Ed è importantissima, l'educazione. Grazie per avercelo ricordato.
  • Anonimo il 23/09/2012 00:25
    Un bel pensiero ed una lezione di bon ton.
  • Anonimo il 13/09/2012 08:14
    Bravo Ugo, sono pienamente d'accordo con lei! Lo adoperano persino i bambini! E guai se non rispondiamo, ci dicono di tutto!

    Complimenti per la poesia!
  • Anonimo il 12/09/2012 13:55
    Ugo, ci fa ridere, ma soprattutto pensare. Sì, è vero, al progresso non serve l'educazione che ha per centro l'uomo, ma una educazione diversa che ha per centro l'oggetto e il consumo.
    Complimenti per la poesia!
  • Anonimo il 11/09/2012 14:50
    saggio Ugo... non serve al progresso educazione... simpatica ma vera... e scritta da te una meraviglia... sempre con stima carla
  • salvo ragonesi il 11/09/2012 10:29
    Ore 2 di notte. squilla il telefonino<pronto. michele><no non sono... michele><scusi ho sbagliato> <ma và a muri amm...>grande maestro un plauso e un saluto. salvo
  • Ellebi il 10/09/2012 00:01
    Elegantissima questa poesia sui misfatti del telefonino, che non c'entrano col progresso, essendo, il problema, come noi adoperiamo strumenti che ci vengono dal progresso.
    Per l'educazione forse abbiamo bisogno di un moderno Della casa, ma anche con lui non potremo fare a meno del buon senso. Complimenti per i versi e cordiali saluti.
  • PIERO il 09/09/2012 21:13
    Da giovane aborrivo l'espressione "Di questo passo... dove andremo a finire?" Non so se è perché ho passato i sessanta, ma ora un po' la rivaluto...
    Comunque Ugo riesce a dare un tocco di eleganza e di sobrietà persino a una invettiva contro il miserabile - e purtroppo oramai indispensabile - telefonino.
  • loretta margherita citarei il 09/09/2012 19:27
    lo adopero solo x le emergenze e per lavoro, piaciutissima, ciao maestro
  • Anonimo il 09/09/2012 18:31
    Un mezzo che ha sicuramente la sua utilità ma di cui ormai ci si serve con protervia ed assoluta maleducazione. Persino sulle porte delle chiese si affiggono avvisi di "spegnere i telefonini"! Sembra che non se ne possa fare a meno mai... quanto silenzio sprecato! Il nostro Poeta parla sorridendo di quando ancora non c'era e di come invece esso invada oggi la nostra vita. Della Casa... e chi era costui?! maleducazione va a braccetto con l'ignoranza, spesso. Gustosissimi versi che con ironia dicono il vero, anzi il verissimo.

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