Cercavo me,
in quegli occhi tristi,
vedevo me,
ma non lo capivo.
Pensavo di essere forte,
che il dolore altrui che mi toccava
così fortemente fosse estraneo al mio,
abituata sin da sempre a saper
nascondere il mio umore, a volte
per non disturbare, altre volte
per non dispiacere.
Senza respirare, anche, qualora
fosse servito, alienata a una vita
che mi aveva portata ad accantonare
ciò che era utile al mio sentire.
Quando l'ho compreso ho sentito
come il cuore offeso per essere
stato tante volte abbandonato al
suo battito, a volte affannato, spesso
inascoltato e poco capito.
Ora cuore mio ho cambiato
il percorso, tu sei sempre
al primo posto, qualsiasi cosa
faccio o penso mi consulto sempre
prima con te.
Ti amo, o cuore mio.