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Lo Schiaccianoci ed Il re dei Topi

Siamo cristiani
non cannibali

di Annibale
abbiamo trattenuto nelle nostre vetrine di Cristallo le topiche zampe degli elefanti

elevati
fin da piccoli
allevati

in un schiaccianoci di schermaglie

siamo diventati
minuziosi coreografi

la mamma ed il papà

di santi belletti scorpioni
e
guerrieri in picche e ripicche di fanti

abbiamo
mangiato
correndo
poche fragranze di pane

Cia-batte

e tanta carne

in fumi d'arrosto

i nostri pochi minuti di vita
un corredo di fiumi in arpioni

sotto i lampioni di tutti
gherigli infranti di noci

abbiamo bevuto
con poca eleganza maglie intrise da tanto sangue

i nostri cofanetti a forma di fata fra cardi e orchidee svaniscono tra il giorno e la notte in un valzer di fiocchi si chiudono i Vani fuori dal regno dei Dolci

nel sogno gli occhi a confetto permangono infissi in un passo a due d'Amore perfetto

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 12/09/2012 10:26
    poetica che vuole raccontare i mali del nostro tempo con una scrittura lieve, che fa commuovere... raccontando le cose senza retorica...

    Straordinaria Vincenzo...
  • Rocco Michele LETTINI il 11/09/2012 05:59
    POESIA-FAVOLA A TE IL BREVETTO... MIRABILE NELLA TEREZZA DEL VERSO... TRASCINANTE COME LA DOLCEZZA DI UNA FAVOLA...
    IERI NON SONO STATO IN PAESE... E COSI' SCORRO LA POESIE DEI MIEI AMICI QUOTIDIANI CON LO STESSO ENTUSIAMO... CIAO VINCE'

2 commenti:

  • Anonimo il 10/09/2012 17:03
    quante cattiverie... quando se potrebbe fare a meno... bella vincenzo molto sentita...
  • karen tognini il 10/09/2012 11:28
    Con grande maestria hai raccontato i mali del nostro tempo... molto bella... bravissimooooooo Vincenzo!!!!! ...

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