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Essenze di raggi sfuggenti
Tu
mi sei mancata quando ambulante di sogni incompiuti
Ti conoscevo
solo come una giovane Idea guidata dal caos dei miei ruggenti affetti in un labirinto di
tumultuosi pensieri
specchi
di tumultuosi pensieri
mossi dalla mia mente malata in immagini di sovrumane danze da cui non potevo uscire senza l'impetuoso caso di una sirena d'ambulanza
mi manchi
ancor oggi
nel tempo presente
paralizzato
dal Tuo irraggiungibile irraggiarti nell'infinito sentore del mio cuore
domani
Amore
mi mancherai
ancor di più
in un muto plusvalore
di follia pulsante
bussante
alle porte della mia anima
in un dono d'immutabile purezza
lasciando
uno spazio vuoto
a sembianza d'eterno
dove là le miei mani si perdono senza perdono nelle oscurità più profonde in assenza delle Tue
di un Te
e
di un me
separato
da un ciò che è sfuggente a quello che è
di un corpo
mortale
appartato
nel gelo
di essere soltanto un attimo trafitto da un angelico fulgore di vero Amore
-forse Ti voglio troppo bene in corpo anima mia ma è con questo mio corpo ferito dalle ali recise che con Te vorrei volare oltre il buio della notte-
nel cagionevole passar da un ragionevole respiro ad un altro
irragionevole
d'immortale calore
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