la tua voce...
Scivola penetrando soave,
ogni nota pronunciata
arpeggia nel violino del cuore,
lasciando sgomento il mio udito...
Tra la crine dorata,
l'accarezza riponendo
i pensieri più bui alle spalle,
scacciati dall'ombra guardiana...
Solo quando volge al passato,
vivendo di ricordi
con racconti oramai vecchi,
attendo l'alba per rigenerarmi ancora...
L'attendevo anche quest'oggi,
sfogliando le parole dell'anima
cercando l'ode soave,
tra i passanti ignari del bisogno...
È giunta a quest'ora, per oggi posso vivere lasciando ai ricordi la giustezza dell'ombra...