È freddo, cade la neve.
Su la nostra terra,
le nubi s'abbassano, e si fan nebbia.
Fra i serî monti e le valli è silenzio;
è rispetto, nei boschi.
E fra le nostre case, il lupino ululato s'ode,
e lo stridìo del falco, a caccia.
La neve è alta, faticoso è il passo.
Il falegname, a monte,
porta legna a casa, per far fuoco;
il cacciator, fratello suo, l'accompagna.
Nella nostra amata, selvaggia terra,
dove l'uomo è di pietra, ma onesto.
La sera ci riunisce l'amor, noi fratelli,
l'amor per la nostra terra, la patria.
Del pane si vive, del vino e del formaggio,
ed al fuoco si narran le leggende
e d'altri tempi si parla.
E di notte il tuono è vampa,
e le streghe danzan ne la foresta nera,
quando noi, nel caldo letto, sogniamo.
Mai ci prenderan la nostra terra,
mai ci prenderanno 'l core.