A quando un maestro del piacere...
Insegnami a godere di quel che sono,
quello che vivo, ciò che coltivo.
Famelico di sapere,
irrequieto langue, l'animo in fuga,
in uno stato di allerta, disagi promette.
Se solo il senso del dovere fosse il piacere altrui
ed il mio, di quanti orpelli a convogliar farei scherno,
dissacrante faziosità del non comprendersi.