Guardo questi alberi cambiare colore
spogiarsi lentamente col passare delle ore,
alcuni son già nudi
braccia prive di scudi
rami semispezzati penzolano inermi,
mi ricordano nitidamente lunghi vermi,
scheletri di braccia e di colpo l'immagine muta
corpi e non legno ma resti di vita abbattuta,
persi i vestiti, brandelli di stoffa lacera
corpi nudi privi di vita vera,
brandelli di pelle pendono vuoti
non si rigano più di lacrime quei volti devoti,
quei vitrei occhi muti come specchi
riflettono senza voce suoni ed echi,
è il volto d'una guerra, la guerra tra vita e morte,
si vestiranno un giorno segurndo la loro sorte,
di nuovo quei rami sfideranno il tempo
ma la vita in quei corpi nudi non avrà scampo,
spogliati dell'anima, liberati d'ogni peso
forse non scorrerà più nemmeno sangue illeso.