Tutto quello che è già stato, tutto quel che è già successo
nella testa e nel mio cuore resta sempre un chiodo fisso,
ogni piccolo fruscio, il più piccolo rumore
mi porta a stare all'erta e mi induce a sobbalzare.
Forse l'ansia di quei giorni che mi resero agitato
tanti palpiti e dolori che non ho dimenticato.
Sento ancora nella casa, percepisco la presenza
di qualcosa che rimane e che aleggia nella stanza:
una voce, un suono, un passo, forse un colpo di tosse
qualche cosa che non vedo ma in passato certo visse.
Io sto ancora impressionato, certo questa è fantasia
ma quei suoni la compongono questa pazza vita mia.
Io non son certo impazzito
e sul fatto ho ragionato
che un giorno tu lasciandomi ancor non mi hai lasciato
ed io parlo ancor con te, parlo pure se sto solo,
parlo e nella discussione ancora mi accaloro
e mi scopro come allora a cercar la tua opinione,
mi ritrovo pure adesso a darti torto e mai ragione
e mi assale nostalgia insanabile e struggente
che non possa più parlarti neanche per un breve istante.