Ho conosciuto il Genio,
l'ho incontrato negli occhi di un bambino.
Giocavano insieme, come due amici
Che si conoscono da sempre.
Il primo valutava, calcolava, entrava nel profondo,
l'altro restava fuori ad arrampicarsi su pensieri
talmente profondi da lasciarlo incredulo
di una diversità che rasenta la più limpida normalità.
Dopo pochi secondi il Genio giocava e il bambino valutava
E la palla correva nel prato e solo i loro pensieri avrebbero potuto fermarla.