Attonita mi fermo
in spazio di mio tempo,
mentre incerta ondeggia
la medaglia di mia vita,
non più sostenuta
da saldo sigillo di fede.
Ecco in una faccia
sono spenti
i colori della gioia.
Nell'altra, invece, trionfa
l'insidiosa polvere
dei miei ostinati perché.
Confusa mi scuoto,
incerta mi alzo,
vinco,
riparto ancora
e salgo scale di mia chiesa.
Mi ascolta cuore sacerdotale
che mi riconduce,
in oasi di speranza
e paterno mi riconsegna,
intatta in suo splendore,
la medaglia di mia vita
che riluce di tutti
i suoi colori:
il bianco della pace,
l'azzurro della gioia,
il rosso dell'amore.