Mi spoglio delle mie ipocrisie,
delle mie falsità.
Ad uno ad uno.. lentamente,
strappo i petali di quella che un giorno fu la mia vita.
Ognuno è un errore,
un occasione perduta,
una verità taciuta o una bugia raccontata.
Ognuno è una scommessa persa con la mia coscienza,
una spina in più a trafiggere un cuore ormai in patetica agonia.
Servisse a qualcosa!
Servisse almeno a dare il coraggio che manca alle mie mani
per nascondermi nel buio della morte,
servisse almeno alla mai mente
per dissolversi nell'incoerente ottimismo della pazzia.
Vivo di dolore estremo,
vivo con un'apatia che a fatica maschero di goliardica giovialità,
un dolore che attanaglia le mie viscere
con la dirompente forza della realtà,
con la costante presenza di orribili fantasmi che mi guardano maligni,
pronti a ricordarmi i miei errori. Le mie colpe.
Non ho più petali da strappare,
non ho più una vita da vivere,
né un Dio a cui credere.
Solo io con la mia coscienza.