-Penso
e ripenso
rimugino
a quello che Ti ho detto ieri in un attimo di caos mentale
stasera mangerò
da solo
un bel muggine bollito condito con l'ultimo goccio d'olio cefalico della mia lampara ad acetilene una polvere esplosiva fra un alito d'aglio fiocinante ed un verde "Prezzemolino" ammuffito dal troppo andare su e giù in veste di principale attore sulle montagne russe del congelatore con mezzo limone ormai rinsecchito dal voltastomaco sono dieci giorni che lo tengo in frigo vicino ad una lacrimante cipolla pensierosa -
Nessuno
di noi
è
un impermeabile
in continuazione
assorbiamo
bolle
-adesso spengo il gas il pesce è già stracotto e ho perso l'appetito mi è uscito di bocca in un ultimo guizzo-
bollette ed il tutt'altro resto fluttuante a nodo di sciarpa in un'aria sempre più fredda e rarefatta
in continuazione
traspiriamo
gocce
non sempre profumate dai migliori fiordalisi della nostra pelle
-chissà perché mi sono comprato due stivali ed anche un ombrello da stiva forse ero stanco di andare a pescare di giorno la notte degli animi umani-
quante persone danzano nella sala della nostra mente e quante sono sedute in un angolo in attesa che Le inviti a ballare nel vento con gentili parole d'anima
alla pioggia
lascia
se puoi
un ricordo volente di sole
un ponte d'arcobaleni volanti su cui possano evadere ridendo della loro più cupa tristezza
dietro
ad ogni frutto c'è il miracolo di un'ape e di un fiore