Una vecchia ricurva
adocchia
davanti le latrine.
Conta le spalle
degli avventori sparsi,
tendendo la mano.
E quelle pipì
lunghe e dorate,
diventano d'incanto
infinite speranze di vita.
Leggendo gli altri commenti forse ho visto oltre quel che volevi tu.
Anonimo il 01/10/2012 10:38
Correggimi se sbaglio: molto triste, la povertà non ha orgoglio e nemmeno la speranza. Ci vedo profondità, miseria, molto attuale.
Complimenti Auro per la tua perspicacia.
Anonimo il 01/10/2012 09:23
... Qui io ho goduto di non veder cantato solo l'amore che facilmente incanta più la superficie che le profondità del "cuore".