È mattino.
Sei meno un quarto
La sirena ancora tace
Assonnato, apro la porta,
cerco il pulsante
Che non trovo.
È nascosto dalla sua mano.
È lei!
Non c’è tempo
Per parlare, valutare…
La sua bocca è un fuoco
Mi assedia…costringe…
S’incolla.
Già fatico a respirare…
mani forti, abituate a lavorare,
dolci scorrono ad esplorare…
sorpreso, stordito…
il mio cuore rimbomba
sulle sue scolpite forme,
sospiri d’angeli caduti…
Poi tutto tace, mattino d’estate,
scherno di un cane che ulula lontano…