Uno spigoloso senso
di incertezza
tutta mi invade
in questo parlare,
nell'agire tra
me e me.
Nè solitudine
nè l'iniqua
apparenza del
Tutto,
ma un velo,
consapevolezza di
sguardi, di vuoti
estremi.
E vedo le mie
domande:
qualcosa di terribile
mi affatica.
Periodo altamente fecondo per il Poeta alla ricerca di risposte importanti. Una poesia più bella dell'altra e il lettore si crogiola tra "ossuti" versi che gli tagliano la pelle per fare uscire qualcosa che essi celavano dentro di loro, gelosamente!
Qualcosa incrina la sicurezza del pensiero, domande che paiono all'improvviso senza risposta, disarmando quello stato di chiarezza che non appare più tale, affaticando il procedere.
E poi l'artista sarei io? Ma mi faccia il piacere!!!!
Dire che è stupenda è come dire che il mississipi è un torrentello!!!!
I primi sei versi sono pura poesia... Complimenti