Evanescenti nuvole dirigendosi in trasparenza
verso l'orizzonte inesplorato
segnano sulla vitrea, immota distesa
la terra lontana, cui lo sguardo ansioso
ed esperto di un pescatore
sembra coglierne la mitica apparenza.
E avanzando verso l'oscura meta
si perdon inesistenti,
lasciando solamente il ritmo scandito ripetutamente
dall'aria che divide in uguali
e susseguenti istanti i suoi respiri.
Il punto celeste visibile in lontananza è sparito
mentre l'acqua comincia ad agitarsi.
Il pescatore continua a fissare
per cercare, per capire...
non scorge che il tempo.
E poi, e poi...
Onde immense si alzano travolgendosi,
il bianco della schiuma
si alterna
al grigio colore dell'acqua che imperversa...
In mezzo a tale fragore
con una fioca luce, simile ad una lanterna
che pare esaurire la sua energia
spegnersi lentamente,
un faro solitario timidamente colora
il mare in tempesta.
In alto una figura traluce
immobile mentre osserva il tutto con tacito silenzio.