Contemplano gli occhi
un velo di malinconia,
allo sguardo il ciel m'appare,
rievoco canto fanciullo
tra filari d'uva
e il gorgheggiar dei timi.
Anelo a un refolo di vento
l'ultima carezza estiva,
mentre danza inchinandosi l'estate
all'autunno che incombe.
Tornano alle arnie
nugoli d'api,
poche saranno le elette
a portar corona.
Tra sfumature di grigio e
divelti drappeggi,
cariche di pioggia
vezzeggiando le nubi appaiono.
Or lontano gli occhi si perdono
a rimembrar ricordi,
a trovar pace in questa foschia,
"celando, vecchi, antichi pensieri."