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Risveglio

Erano le sette e come al solito era suonata puntuale la sveglia.
Luciano indugiava ancora sotto il tepore della calda trapunta
che tanto conforto gli aveva dato nel freddo dell'inverno che
sembrava non volesse cessare mai. Carla, sua moglie, appena
desta, aveva meccanicamente allungato la sua mano dando uno
strattone a Luciano invitandolo ad alzarsi.
> Luciano, stropicciandosi gli occhi, si alzò e calzate le sue calde
> pantofole si avviò verso il bagno come faceva sempre ogni mattina
> per prepararsi ed andare al lavoro.
> La sua mente cominciava a proiettarsi verso le occupazioni e gli
> impegni della nuova giornata lavorativa, pensò al lavoro che avrebbe
> dovuto affrontare in banca con una pratica di un mutuo che richiedeva
> la massima attenzione.
> Mentre pensava a questi eventi accese la luce del bagno, aprì l'armadietto
> e prese la schiuma da barba ed il rasoio, ebbe il tempo di aprire il
> rubinetto
> dell'acqua calda e di bagnarsi il volto per cospargervi la schiuma da
> barba che aveva già spalmato nella mano, ma con sua enorme sorpresa
> guardò nello
> specchio e non vide la sua immagine, rimase con la mano piena della
> schiuma
> sospesa in aria e con l'altra mano si stropicciò di nuovo gli occhi ma non
> vide
> la sua immagine allo specchio, rimase inebetito, uscì subito dal bagno e
> si
> recò davanti alla finestra del corridoio, aprì la serranda e la luce del
> sole
> lo colpì sul volto ancora bagnato, provò a vedere se riusciva a scorgere
> il
> suo volto sui vetri della finestra, ma anche questo tentativo andò a
> vuoto.
> Cominciò ad inquietarsi, riaccese la luce del bagno ed andò nuovamente
> davanti allo specchio ma, anche questa volta sullo specchio scorgeva
> solamente le immagini della parete opposta del suo volto nessuna traccia.

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1 commenti:

  • anna il 16/10/2012 15:15
    racconto interessante, scritto bene. L'unica cosa che mi ha colpito è la mancanza di coraggio del protagonista nell'affrontare l'amante. Nel delegare il compito di chiudere la storia ad un sacerdote, ne esce come un uomo debole e codardo. Non so se è quello che volevi trasmettere raccontando questa storia, ma la sensa<ione che si prova alla fine della lettura è questa.

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