valeva la pena un tempo
scriver la satira,
arguti pensieri
a denunciar
il malcostume di politicanti
immersi nella corruzione
di onestà latenti.
Era giusto verso costoro
drignar i denti,
schifarli era doveroso atto
e molti per aver contro loro scritto
versi schietti e pungenti,
han acquisito fortuna e successo.
Ma ai tempi d'adesso
che senso ha denunciar l'eccesso
di questa corrotta gente,
se poi rimangono impuniti,
la giustizia non li tocca per niente?
Più son sbeffeggiati,
più si senton forti,
in popolarità cresciuti
come ringalluzziti
Mi reputo intelligente
se verso costoro non scrivo niente,
non me li cago per niente.
Onesta non mi guadagno fortuna e pane
scrivendo qualcosa sull'infame,
povera più di così esser non posso
con lo stipendio sempre in ribasso...
Non sono di certo vile
ho voglia di prender contro costoro il fucile,
ma cosa serve?... son testardi come un mulo,
di nulla si vergognano, facce di culo.
Solo noi onesti a farci il mazzo...
disse bene il marchese del Grillo-
io sono io, voi non siete un cazzo!-