Ho cercato d'infrangere le verità di un bicchiere:
colpisco di mano le sue identità senza nome giocando con testa
le realtà imperiture;
ma non capisco da ché due metà in una mèta,
il bicchiere mi sembra più bugiardo di prima.
Comprendo e mi provo delle cose importanti,
le svuoto le affronto le strazio per l'orlo;
ma questo bicchiere è un errore deciso
tra chi e chi
d'acqua respira e di bocca si ciba,
quel tanto che basta alla mia fulgida sete
di chiamarlo col suo nome e come vuole.