Chiaro, l'estate ha freddo ora,
dallo stupore dei lampi
a quello dei campi
che presto fioriranno in brina
rigido bianco
d'un sole stanco sbadiglia la mattina
voltando fra le coperte
è la volta d'una volta di cristallo
ferma inerte,
ma con gli occhi caldi d'un camino
le sue scoperte
di braci in abbracci di bambino
da lontano un cavallo dal timido manto
il suo passo lieve a montare a neve un pianto,
mi rilasso.