Ombre, che come la vita
e come un cuore nero
dentro di me s'agitano,
in sordi battiti come di campane a morto,
ombre di ricordi striscianti
insidiose, nelle oscurità interiori e grandi
Si riflettono bugiarde
sui muri aridi e freschi dell'anima
le ombre dei miei pensieri lontani,
allevano mostri di pietra
che di notte, tiranni,
la loro voce fanno sentire
Ombre che quiete si cullano
in un delirio di luci
che nel cielo, come astri risplendono,
come nuvole sotto il vento
libere viaggiano, nei ruscelli notturni
Ombre,
cieche e mute,
s'assottigliano sotto i miei piedi
sempre un passo avanti a me,
in mondi e sogni che quasi scompaiono
dopo che invano, illuso,
ho cercato di raggiungere
come un folle in preda a un incubo