Gli spasimi d'un sogno massacrato
ci guidano tra i solchi della terra,
i passi all'ombra sterile del Fato.
Il vento ingrassa i fumi della guerra.
Spavaldo, sopra i servi, siede il Solo
tra i tavoli d'eccessi apparecchiati.
Cinereo il cibo, freddo quanto il suolo;
di pietra i suoi ridenti convitati.