Pensarti e non vederti
amarti e non averti
punizioni che il cuore
mal sopporta,
sensazioni che bruciano dentro,
piano piano
consumando l'ossigeno.
Il respiro si fa stanco,
come me
di non averti accanto
di non viverti come vorrei
di non saperti nei baci miei
secondo me un po pesante la struttura ripetitiva dei primi 3 versi; molto efficacie invece l'immagine del fuoco che da fuoco etereo di sensazioni diventa un fuoco fisico, un reale processo di combustione che come tale consuma ossigeno. Interessante anche la corrispondeza ossigeno-respiro con il verso successivo che dà continuità. Ho preferito la chiusura con la doppia rima (mi è sembrata più vera, più onesta, più sentita) rispetto all'inizio (mi è sembrato un po retorico e troppo costruito).
Personalmente avrei inserito un punto fermo dopo il quinto verso in modo da dividere la poesia in tre ministrofe omogenee.