Ha brontolato il cielo oggi non si esce quasi come un padre severo
Poi ha mostrato il suo vero cuore regalandoci il suo sole
Per permetterci di onorare i nostri cari
a volte non servono fiori
O belle parole basterebbe una preghiera
Ma entrambe le cose se fatte più spesso Non sono mai sbagliate
È triste vedere le tombe abbandonate
L'eternità è il ricordo che non svanisce
Un sentimento che supera ogni distanza
Nel vuoto di un'assenza
Eppure non posso fingere che tutto sia come prima
Mi avresti accolto nella tua casa con la stufa accesa
Avresti tirato fuori tutte le tue bottiglie impolverate dal tempo
Aspettando la sera
Una presenza la tua tornando al paese
Un punto di riferimento quella luce accesa
Eri quella quercia in cui cercare ombra e riparo
Presso la quale ascoltare le storie del passato
È triste vedere tutto vuoto e desolato
Fa freddo fra marmi e ceri e fiori di plastica
Qui muore tutto
La campana suona il vespro e la chiesa è chiusa
Donne coi fazzoletti in testa non ce ne sono più
Il paese ormai si è trasferito là sulla collina
dove il vento spettina i cipressi
E pensavo andando via a quando c'eri tu
Ti guardo e dalla foto mi sorridi
Entrare a casa tua Zia Nice era tornar bambina