L'infante é indenne
alla vista dei sergenti del mattino
che stimolano le ideali volontà
al futuro anteriore del giorno
lo specchio è un lago di promesse
dove intingere sguardi fuggenti
sistemare ciocche di ieri
seguire percorsi espressivi
Quando il grigio sfaccettato
d'un cielo umido
come coperta isola la luce
e lo stato d'allerta è in stallo
da faccende dal profumo quotidiano
il dovere integra il tedio
e insieme dondolano le ore
come morbide carezze d'onda
su perline di sabbia trasparente
Il silenzio è preludio di concerto
di becchi e nervature di foglie secche
e come ombra attende al bivio
che il sole estingua in neve