Una poesia giace ferma nello mio core
e che mai vide la luce
Or che son destato dall'amaro destino
da me soltanto tanto voluto
ed alla fin ben procurato
posso lasciar lo core mio
dire ogne cosa e scrivo per lui
questo tristo canto.
Oh figlio che delusion sei stato
non uno delli tua talenti a frutto
mettesti mai
avevi lo sentor della pazienza
e a questo sempre contro sei andato
or che l'è giunto il momento mio
nulla sai ne di Dio ne di te stesso.
Ancor che sogni in quell'arte pazza che è la vita
come Pindaro e le sue ali
ancor che cadi e ti rialzi
testardo e permaloso a ogne voce
che ti vien rivolta
Or che farai? Lo metterai il Giudizio?
Oppure come sempre hai fatto
cavalcherai contro mulini a vento?
Sento or che m'ascolti e scrivi
ancor una cosa io posso lasciarti detto
quello che ricevuto hai è ciò che hai dato.
Una consolazion posso lasciarti
molto sin oggi hai ricevuto
e pochi lasciano cantar lo proprio core.