tra gli specchi dorati
di contraddizioni di sogni alati
ti ho portato
nel market
dei giorni
dormi, ora
coperto dall'illusione
di stelle invetate,
io raccolgo le
radici
nei campi deserti
dell'alternativa e del pudore
chi siamo noi?
domande da gauiguin
o ombre di onde
in attesa di toccar l'altra sponda?
utopia dilaniata
da
altre braccia,
riescan a
colmare un fiume in piena?
noi, gli orologi viventi
di un tempo tanto breve.