Se di questo amore
serbassi un segno
tutta la semiotica
avrebbe un bel daffare!
Non è che aria,
volti glabri
che volteggiano
nel paradiso
del mio immaginario.
Musa dal volto spento,
dalla lacrima nascosta,
dal verso rotto e spesso,
sento il fruscio
del tuo pensiero
attraversare il mio,
solo un violino
suono finissimo,
comunicazione di silenzio.