Nascondini solitari di sera
senza un amico pronto a cercare.
Girotondi che dovremo spiare,
singhiozzando, da una finestra.
Ci graffiamo nella futile scalata
di una vita a volte dimezzata.
Trascorriamo le vacanze estive
su una spiaggia fredda e disegnata.
Più ti guardo e più vorrei sapere,
vorrei sapere se sai arrossire,
se sciogli in lacrime i tuoi tormenti,
cosa leggi prima di dormire,
se anche tu, chiudendo gli occhi, senti
della folla questo triste stormire.
Nel fuggire e nel cercarmi
non capisco ciò che vuoi,
il destino e i suoi gendarmi
fanno attrito tra di noi.
Sei le cose che non so spiegare.
Sei lo sguardo che non voglio incrociare.
Una musica solo abbozzata,
lo strumento che non so accordare.