Si spense il passeggio.
Fluì dal cuor dell'amato
cristallo glucide della festa.
Batteva tintinnava
il bulbo che infesta
le ingenue guance di rosa.
Svuotava il vetro soffiato
di rosso tremore e sonaglio
il bacio levante fischiava
sole di bollente granulato.
Nella fuga giaceva l'umano dei notturni
rifioriti i deserti acciottolati di galassie
come alleggerente soluzione effervescente
di tocchi briando dagli occhi svuotava l'impulso
risalendo il pozzo dalle ferrovie dell'isolato
colmando nell'ampolla dell'abbraccio liberato
intiepidendo in cotone di senso di pace
l'anima scandiva il cerchio delle dipendenze
il sentiero orario oltrepassato
aveva disperso il senso.
l'autore Dafne ha riportato queste note sull'opera
È possibile che un innamorato possa sostituire la sabbia dell'arida morte di una clessidra con granelli di zucchero?