Cammino, il lago è una distesa piatta,
le foglie rosse cadono ondeggiando,
i rami oscillano ritmici sospinti dal vento,
i riflessi degli alberi colorano l'acqua.
Mi siedo, la panchina di pietra è fredda,
un vento gelido mi accarezza i capelli,
un barbone si stringe nel cappotto,
un anatra si immerge nell'acqua gelida.
Guardo il vuoto, sto ribollendo di rabbia,
sento l'ira crescere e annullare il freddo,
sento l'ira crescere e cancellare la calma,
vorrei correre, urlare, scoppiare,
eppure sono qui a sorridere all'autunno.