Una perfetta somiglianza
è fatta di desideri prestati
al ritmo disordinato delle
chiome del sassofrasso.
Foglie cadute o defraudate
quando l'estate è sparita
le idee che tornano
sanno essere
cullate da suoni
levigati
sottili nel verde ascoltato di
occhi inquieti.
Così noi duriamo almeno
fino alla prossima
eternità.
Sin dai primi versi la poesia colpisce per il suo caotico ordine, dove c'è disordine delle chiome, chiome che possono essere foglie, o desideri. Una poesia ricca di suoni, di movenze della natura, di ascolto dell'attimo ma che non è la fine della questione, perché rimanda all'infinito...
Anonimo il 22/11/2012 11:22
Un albero ad indicare la durezza della vita, una chiusa magnifica ad indicare una speranza incrollabile; veramente bella.