mese statico
in perfetto equilibrio
fra autunno e inverno
novembre profumi incensati
di raspi e di mosto
sparge al tramonto.
Le foglie ormai avvizzite
nell'ultimo sonno a giacere,
nell'acre odor di legna
bruciante nei camini
in mille scintille di fuoco si perdono
ricordi, fantasmi esiliati e raminghi.
Come la castagna
frutto corposo sguscia
dal riccio spinoso,
cade con laceranti tonfi
la nostalgia negli animi
paghi d'estasi e
bramosi di quiete.
Carezze di vento agli alberi
che al brivido i rami abbandonano,
tiranna la nebbia
che cela chiarori ovattati e sbiaditi
sciogliendosi in gocce imperlate
sui campi assopiti.
E vola l'inerme pensiero
seguendo lo storno lontano..
ma l'amore
esile tela di ragno
che una goccia può distruggere,
l'amore che sempre il suo sole cerca
no! ... non muore a novembre.