Aprendo gli occhi
al nuovo mattino
son gettato ancor nella materia
con questa mia carne così invecchiata
Impulso cerebrale
dopo una notte di sogni
che ancor si rinnova
per realizzar dove mi trovo
Si affievolisce il tocco dell'anima
che nell'inconscio
ha gestito il mio essere
nelle profondità dell'immaginario
Così latente e impercettibile
respiro lentamente
per filtrare nel pensiero
la sua minima vibrazione
E nel giorno fatto di realtà
a volte non mi accorgo
della sua presenza che
nascosta e silenziosa mi accompagna
Solo e dinanzi allo specchio
lei mi parla e mi rincuora
sussurandomi nella mente
di prendere in mano ancor il mio destino
Io... il solo padrone
di questa mia vita
regista del mio tempo
che scorre così in fretta...
Ti prego concedimi il tuo ultimo tocco
nel giorno in cui mi spegnerò per sempre,
ho bisogno che mi prenda per mano
e che tu mi possa guidare nell'infinito...
Nutro come tutti in questa terra
la piccola speranza che tu ci sia
e tra le lacrime per un corpo morto
tu mi dia ancor il tuo ultimo tocco...