C'era una volta un'isola
che una gigantesca piovra
da secoli attanagliava
e chi, da essa
a liberarla provava,
la piovra, spietatamente
annientava.
La piovra, era tanto radicata,
che la popolazione
a conviverci s'era abituata.
E tutto accettava
e nessuna cosa oramai
più la sconcertava:
il lavoro che mancava,
l'ingiustizia che dilagava,
l'immondizia che traboccava...
la popolazione,
nonostante tutto ciò
a viver "tranquilla", continuava
e col cielo azzurro,
il sole ed il mar
si consolava.
Un giorno, un grillo
che dall'isola
viveva assai lontano,
saputo di quest'andazzo
decise
alla piovra di fare il "mazzo",
così,
armatosi di buona volontà,
imparò persino a nuotar
che nell'isola voleva andare
per la popolazione tutta
dal torpor scrollare,
e far si che l'isola,
dalla piovra si potesse liberare.
Venne infine il giorno agognato,
al quale s'era lungamente preparato
ed a nuoto
l'isola raggiunse,
accolto da un cospicuo comitato.
Egli, in lungo ed in largo,
saltellando di qua e di là,
l'isola tutta percorse
ed in ogni luogo,
la popolazione
benevolmente l'accolse.
Egli il suo pensier comunicò
e su di sé l'attenzione calamitò.
Molti furon i proseliti
che egli fece
e che indottrinò
su come fare
dalla piovra l'isola a salvare.
... Avendo la sua missione
in fin compiuto,
adesso, il grillo
per altre mete,
dall'isola se n'è andato
però, ha ottenuto un buon risultato:
ha destato le coscienze
ed ha ridato la speranza
che dalla piovra ci si possa liberar
con impegno, onestà,
nuove idee e costanza.