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Impronte
Sommesso il sentore
di voci solinghe,
un soffio che traccia
del mondo il sapore.
Cangiante il colore,
nei tempi di caccia,
d'impronte raminghe
che fuggon lontano.
E mai fu più vano
sulla pelle nuda
il tocco del giorno,
un bacio di Giuda.
Nel lato più oscuro
a tempo e perdono,
la mente, ora, vive
sicuro abbandono.
In questo deserto
a sete soggiace,
temendo il ritorno
del Sole mendace.
Dov'è il Paradiso?
È sotto la sabbia?
È l'ultimo affondo
fra l'odio e la rabbia?
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