Trafitti da un cielo usurpato
procediamo solidali verso un muro invalicabile,
sospinti dalla profondità del diritto di vita
combattiamo col silenzio rumori d’opificio,
trascinati da un astuto movimento
abbandoniamo le nostre violate menti.
Figli affamati, mogli assonnate, piedi astratti,
mani metamorfiche, dirigenti impazziti, padroni bastardi.
Dio del denaro, tiranno delle sciagurate anime,
disseta d’illusioni ignoranti uomini
confortati soltanto dal nirvana di Bacco.