Come stupore abbagli e attingi
dalla mia tela i miei rossi vermigli
È la tua essenza chiara e fresca
come pesca, colta e scesa dal suo ramo
L'ancora butta! E segna le rose che spezziamo
scardina l'onda che s'alza e s'impenna
e traccia i confini delle rose che amiamo
l'ancora spezza.. due o tre onde finchè non le navighiamo
Il tuo chiarore interiore
e le nuvole del momento
assordano i pensieri
addestrano quegli occhi tuoi..
finchè non si sentirà l'odore dell'inverno
il suo freddo come un mal contento
L'ancora traccia e segna la nostra distanza
l'ancora che abortisce il mare come i figli
e le tue mani rosa in mezzo ai gigli
come semplici e candidi gigli
più di ieri mai come oggi tu mi assomigli
Il ghiaccio che hai rotto
-e fa gran chiasso-
è come vetro in frantumi
il ghiaccio che hai spezzato
da un incantesimo
tu sola salverai il tuo cuore sofferto
e disperato
Lumi di sole pallido all'alba
nella terra del Nord
la tua pelle chiara e già si scalda
che quasi si brucia
il tuo chiarore è lo stesso della Luna
finchè tu non sarai la mia
sola ed unica musa