La musica incombe sul mio cervello
avanza, s'insinua
e non riesco a fermarla,
i suoni sono come lame
e mi ritraggo spaventato.
Richiami di età passate
languide malinconie
mentre io immerso nella melodia lancinante
annaspo
vorrei gridare
ma mi sento invaso da un'energia di fuoco
e le mie membra s'intorpidiscono
non so più dove sono
in quali spazi la mia immaginazione
si sia smarrita.
Vieni da me
non andare
non voglio perderti
come il tempo che lascia un'eco
perduta nella lontananza
di un'illusione.
Sono rapito
travolto da un'onda di fuoco
un languore senza respiro
le note si susseguono
rapide incalzanti
io mi aggrappo al rumore che assorda
o al silenzio che non dà tregua
e m'immergo nell'irrazionalità che
avvolge la mente in una nebbia senza fine.
Mi sento invadere il cuore
nell'incanto di attimi irripetibili
e i miei occhi si perdono
nell'infinito sentire.