E se in fondo
all'assolata spiaggia di banani,
dove i nostri perversi sogni,
avvelenati da virus di nulla,
come balene morenti,
si lasciano spiaggiare
molli e innocenti.
E se in fondo
quell'occhio tondo
implorante pietà impossibile,
fosse la nostra accusa
di quel vuoto d'assenza,
che non produce sogni
ma grige realtà.
Dentro dovremmo scavar
con mani nude
scorticando embrioni
di neonate illuminazioni.