Non sarebbe una cattiva idea
allontanarsi dalla riva, perché
il vento s'è ingoiato la voce
sincera delle onde e tu lo sai,
mia dolce amica, che quella
è la sola lingua che parlo.
"Ma neppure sulle montagne,
Suliko, trovi parole di conforto?"
No, Elisabetta, e non chiedermelo più.
Il Caucaso è appuntito come fili
d'erba a primavera e se mi
spingessi tra gli Osseti, a nord
della frontiera, le parole, laggiù,
diventerebbero fucili. "E se io,
mia Suliko, traducessi per te?".
È del mare, t'ho già detto, la sola lingua che parlo.