Come api, dal miele attratte,
tutti ti ronzavano attorno.
Io no
anche se, dentro, morivo dal desiderio di te..
Irraggiungibile come la luna
impossibile missione...
Perchè tra mille e mille scegliesti me?
Bella come il sole,
da impazzire,
da togliere il fiato.
E gli amici a dirmi "Guarda che sorride a te"
Assurdo universo
sorridevi a tutti, ma... vero
lo sguardo "speciale" era per me, e me solo.
E tu mi correvi dietro.
Non sono bello, non sono ricco...
Perchè me?
Furono giorni radiosi dell'arcobaleno
ogni giorno un colore diverso...
li avevo contati ad uno ad uno
tremilatrecentottantacinque...
ebbri, dolci, da capogiro.
Per te il fuoco avrei attraversato,
sacrificata la mia vita senza pensarci un solo istante.
Finì tutto all'improvviso per un drogato
e mai capii cosa in noi s'era spezzato.
L'universo si richiuse su sè stesso,
le stelle mi guardavano stupite,
la magica luna perse il suo significato,
la musica le sue note, le canzoni lor parole.
Ero morto
l'anima mia non seppe più dove andare
e si celò.
Dove?
Neppur io lo so.
Nel cuore cadde una fitta fredda neve
il tempo raggelò i ricordi
e li pietrificò,
cancellò il mio nome, la mia esistenza.
Dalle macerie emerse un corpo vuoto.
Eppure tu
che mi desti prima il paradiso e poi l'inferno,
si, proprio tu, io devo ringraziare
perchè oggi non più angoscia nè tristezza,
quello che è stato è stato,
un'altra strada ho ritrovato,
e tu
mi sei lontana... un'eternità.