L'iniquità mi assale
l'uomo fallace è in me.
L'antico serpente,
instancabile ordisce la sua trama,
in questo mondo dolente.
Ma il mio cuore riposa
fiducioso nel Tuo Cuore,
o Eterno Padre,
sereno e gaio
... come l'argilla...
nelle mani del vasaio.
O mia Risurrezione...
Dall'alto del mio niente,
a Te sarò eternamente grato,
per avermi amato, chiamato e modellato...