rendevano al cielo
gli alberi
le inaridite fronde,
su l'infeconda terra
scendeva la brina e il gelo.
Nebulosa l'alba,
presto giungeva il tramonto
ad ombrar la terra,
ma nel mio cuore
innamorato
versava il cielo il suo sorriso,
caldi tepori erano le speranze
fiori d'aprile le dolci tue
parole.
Non conobbi quell'anno
l'inverno, nè mi scalfì
il suo gelo...
esultava in festa
la vita intorno a me.
Da quando ci lasciammo
mio sogno tanto amato
più non conobbi la primavera
nè più risero lo sguardo
e il pensiero.
Per gelidi sentieri
vaga ancora il cuore,
piangendo la dura sorte:
io trovo solo la morte
o morto amore, con me.