Imprigionato tra gli angoli d'una foto,
quanto limpido e accecante è lo sfoggio della sua potenza,
totalmente libero di schiaffeggiare
con lo schiocco vigoroso di rigogliose estati,
or che di sommesse risate alletta il tremore dell'inverno.
Una foto è qualcosa che sbiadisce, che passa, e tu, la interpreto così non so se sia giusto, cerchi con questo bel componimento, di racchiudere quello che si definisce il "carpe diem", che è velocissimo, continuo. Che poi queste stagioni... porteranno sempre più al freddo, nonostante pubblicità distorta che viene data a danno dell'umanità intera. Bella.